ho rivisto questa notte, pian piano rintracciando nella memoria il ricordo e le emozioni della prima visione, “Near Dark” di Kathryn Bigelow, in Italia conosciuto come “Il buio si avvicina”.
Avevo letto da poco di questo film in un blog che elenca i migliori film sui vampiri, ma non l’avevo ricollegato al film visto almeno 15 anni fa, in una notte in cui rimasi pietrificato sul divano mentre scorrevano le immagini di questo film in cui mi ero imbattuto casualmente.
Mi lasciò a bocca aperta allora, come oggi. Incredibile sensazione riassaporare un film, un libro, racconto, insomma emozioni che si avevano già vissuto e che pian piano erano scivolate chissà dove, sommerse da sempre nuovi stimoli, e ritrovarle uguali, ancora forti, riscoprirle, e colorarle con tonalità diverse; tonalità nuove grazie a tutte le esperienze che costruiamo ogni giorno.
Forse è strano scrivere tutte queste righe attorno ad un film di vampiri (anche se chissà come mai, mi provocano sempre piacevoli sensazioni), ma credo che certe sensazioni vengano provocate dagli stimoli più disparati, ed è bello coglierle e farle proprie. Senza nulla togliere alla pellicola, che è, a mio parere, stupenda, anche se hai puristi il colpo di scena finale può far storcere il naso. Da vedere o ri-vedere!
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