Il nuovo Processore Kyma: Pacarana!

Il suono e’ la mia passione. Ho anche la fortuna che sia il mio lavoro.  E navigando tra vari siti di software/hardware sonoro, oggi mi sono ritrovato sul sito di Symbolic Sound che hanno inventato e producono KymaX, uno dei piu’ potenti, apprezzati, versatili, ambienti di elaborazione sonora digitale. Da un mese, si sapeva che un aggiornamento del loro software-hardware era in arrivo; loro stessi avevano lasciato alcuni indizi (peraltro piuttosto criptici). E oggi, mentre guardavo il loro sito mi sono imbattuto in questa pagina, non ancora ufficialmente online (credo che verra’ mesa online domani, anniversario della prima versione di kyma).

Ed ecco quindi il successore del Capybara, Pacarana:

Pacarana

Symbolic Sound Pacarana

Dalle specifiche si legge che e’ semplicemente molto piu potente, ancora piu versatile, maggiormente userfriendly e relativamente meno costosa (la versione base Paca, costera’ 2970 dollari, poco meno della attuale versione base, ma sara’ cinque volte piu’ potente, mentre Pacarana costera’ 4400 dollari, ma sara’ piu’ potente di un vecchio sistema Capybara completamente potenziato, che sarebbe costato piu’ di 8000 dollari). Un necessario e molto stimolante aggiornamento per il re incontrastato del sound design

E tra poco spero di riuscire ad averlo tra le mie mani…

Lasciami entrare

Sono appena andato a vedere il primo film di questo nuovo anno, e ora, su un bus pieno zeppo e che non vuole partire da Termini, attendo e ripenso al film. “Lasciami entrare” di Thomas Alfredson è uno stupendo film svedese, al confine tra horror e film di formazione, malinconico e goticamente essenziale. Stupendo, per me. Anche se molti sicuramente non ne coglieranno il messaggio essenziale, che va oltre agli inevitabili cliche del genere horror; come leggevo poco fa in una recensione, il film è in bilico tra realtà (più terrificante e altrettanto desolata) e soprannaturale, e anche rimuovendo quest’ultimo, il senso del film non cambierebbe. Non rivelo nulla, ma lo consiglio agli amanti del genere e non.
Il bus intanto è partito, direzione Pigneto. La serata continua.

La Scatola Nera

La Scatola Nera

La Scatola Nera

Eccola finalmente qui!

e qui in azione in un video (particolarmente di bassa qualita’ come si confa’ al magnifico oggetto!): La Scatola Nera

Saldi

CircuitoCircuito

Oggi sono iniziati i saldi, qui ad Alesandria, ed io non ho saputo resistere. Cosi’ ho saldato questo bel circuitino. E domani preparo l’involucro protettivo e assemblo il tutto! E poi, bleep e bloop per tutto il 2009!

009!!!

Benvenuto 009! Auguri a tutti!

Leggendo tra facebook e blog, ascoltando e parlando, in questi giorni appena passati, sembra che su una cosa tutti siano d’accordo: per fortuna che ci siamo tolti dai piedi questo 2008!
Il mio duemilaotto non è stato un anno fantastico, ma sinceramente neanche così drammaticamente terrificante; l’arrivo di questo nuovo anno, ha più che altro un senso di rottura e di risveglio, data una mia tendenza ad imbambolarmi ed adagiarmi.
Io non ho un’ottima memoria, cioè in realtà per le cose su cui mi concentro e fisso la mia attenzione, si, anzi, a volte mi blocco e ricordo particolari fin troppo piccoli; in generale però, sul grande divenire che è la vita, nella mia mente il passato diventa una “melassa”, un po’ come scrivevo solo qualche giorno fa, normalmente dolciastra. Tendo a portare con me le good vibrations, sensazioni positive e filtrare il resto, tranne le macchie più scure (infiltrabili) che inevitabilmente si rovesciano sulla vita e che non si cancellano facilmente. Quindi, avendo questo tipo di ricordi, anche il duemilasette mi sembra sia stato un anno positivo, nonostante difficolta e negatività.
Ma perché scrivo di un anno ormai lontano più di 365 giorni?
Perché la domanda, forse banale, che mi pongo è: ma tutti gli anni quando si concludono lasciano dietro un sapore agrodolce (o peggio) e non si vede l’ora di avere una “nuova possibilità” per ricominciare? Non è che poi alla fine di questo duemilanove, gironzolando su internet, chiacchierando e confrontandomi, l’atmosfera sarà di nuovo quella di voglia di chiudere l’anno classificandolo come uno dei peggiori?? E magari il ricordo di questo duemilaotto sarà lentamente arrotondato,sfumato, colorato dalle nuove esperienze e magari a ricordarlo non sembrerà poi così male?
Probabilmente è solo statistica… Probabilmente è solo come funziona la mente umana…
Probabilmente…

Ho trovato il video musicale del 2008!!!

Anche se sembra provenire dagli anni ’90 per le immagini e dal decennio precedente per la musica:

“Shine On Me”

Buon ascolto, e soprattutto visione! :)

Il regista non e’ proprio uno sconosciuto, anzi; Robet Short ha vinto un Oscar, per il makeup di “Beetle Juice”, e lavora negli effetti speciali da trent’anni.. e nel video si vide: ha condensato tutti gli effetti di ogni film fantasy anni ’80 – ’90 in 5 minuti di canzone!!! Qui, un’intervista a Chris Dane Owens, il biondissimo cantante nonche’ cavaliere senza macchia del video.

Non perdetevi la frase finale!

2008 – I miei film

Dopo la musica, i film!
Al primo posto in questa personale classifica dei migliori film usciti nel 2008 (e che ho avuto il piacere di vedere), l’ultimo film Pixar-Disney, “Wall-E”.
Trenta minuti iniziali di magia e poesia, sonora e musicale, animazioni al top, come ci ha abituato Pixar. La storia ecologica del robottino Wall-E è emozionante e divertente, e mi ha conquistato. Splendido.

Al secondo posto un film di azione, e che azione: “The Dark Knight”. L’ultimo film sul supereroe DC Comics, nonostante la durata, vola in un soffio, e regala forti emozioni e grande cinema d’azione. Ottimo il Joker (RIP), pessimo doppiaggio (ancora una volta).

Ex aequo per l’ultimo film dei Coen e di Eastwood. Generi diversissimi, per “Burn After Reading” e “The Changeling”, ma entrambi alimentati da attori bravissimi (e accomunati dal grande Malkovich) e diretti magistralmente.

Quest’anno mi sono perso un po’ di cosette (dal fenomeno italiano “Gomorra” al francese “La Classe”) che spero di recuperare: quali sono i vostri tre campioni cinematrografici usciti nel 2008??

2008 – la mia musica

il 2009 ormai alle porte mi fa ripensare a questo 2008 ormai vecchio che muove gli ultimi passi, prima di salutarci. E cosa c’e’ di meglio che pensare alla musica ascoltata quest’anno?

Al primo posto della mia personale classifica degli album pubblicati quest’anno che mi hanno accompagnato durante questi 366 giorni, metto senza troppi dubbi “með suð í eyrum við spilum endalaust”, titolo non proprio semplice per l’ultimo lavoro dei Sigur Ros. Incredibile musica anche in questo quinto album originale. Atmosfere magiche, leggere, intense, musicali (che sembra scontato per delle canzoni, ma non lo e’ affatto…), consigliatissimo.

Al secondo posto, quasi quasi, ci metterei “Viva la Vida or Death and All His Friends” dei Coldplay. Premetto che non sono mai stato un gran fan dei Coldplay, anzi, se non fosse per MTV e radio varie e amici, quasi non conoscerei le canzoni degli album precedenti; ma questo Viva la Vida ha una sua grande forza e struttura, partendo da singoli come Violet Hill fino a Death and All His Friends, sara’ forse anche perche’ il produttore e’ un certo Mr. Eno…Sicuramente e’ girato molto dentro al mio iPod.

Hercules and Love Affairs album di debutto dell’omonima band, sicuramente mi ha fatto ballare anche in metropolitana andando al lavoro, e non posso che considerarlo tra i miei preferiti di quest’anno. Misto di dance dall’intenso sapore seventy, house e rock, da ballare e assaporare.

Cosa mi sono perso quest’anno??? Qualche consiglio musicale da rispolverare??

arti minori?

Navigando, navigando, stamattina ho scovato questo documentario sulla guerra del libano del 1982, selezionato a Cannes quest’anno che volge al termine. La particolarita’? Completamente realizzato in animazione, cosa piuttosto rara per un documentario.

Animazione usata per narrare incubi, sogni, vita, allucinazioni, scaturite da conversazioni tra l’autore e altri uomini e donne israeliani e libansi durante la guerra e a distanza di piu’ vent’anni. Una breve intervista al regista, racconta i retroscena e un rapido making of  del documentario, che mi fa venir ancora piu’ voglia di vederlo… Tra l’altro viene citato Maus, altra incredibile opera (questa volta a fumetti) che racconta gli orrori della seconda guerra mondiale, vincitore del premio Pulitzer, da leggere assolutamente, anche (ma forse soprattutto) da chi normalmente i fumetti li considera arte minore…

Tra qualche settimana, Waltz with Bashir dovrebbe uscire anche in Italia… spero il lingua originale!

meno trenta ai trenta

un numero che per molti (compreso me, ovviamente) diventa un simbolo.

Simbolo per confrontarsi con presente,  che spesso non si riesce a vivere pienamente come si vorrebbe, o che lascia quella sensazione di essere un passo sempre in ritardo; ma anche l’attimo appena vissuto e gia’ bruciato, in qualcosa che puo’ divampare o spegnersi in un leggero fumo.. per poi gia’ riaccendersi in un gioco continuo.

Simbolo per confrontarsi con il passato e il suo carico di ricordi, sensazioni ed emozioni, confuse (almeno questo e’ come le vivo io) da una patina multiforme che appoggiandosi sul presente, riporta alla mente le piu’ incredibili e inaspettate sensazioni, nei modi e momenti piu’ diversi e inattesi.

E ovviamente, non poteva mancare, visto anche il periodo natalizio,  il terzo spirito (di dickensiana memoria), il futuro, che forse e’ quello che piu’ incute timore, con tutte le aspettative che porta con se, il piu’ evanescente e piu’ imperscrutabile, ma anche lo spirito delle possibilita’ e del divenire, dei sogni ancora da sognare e dei progetti ancora da creare.

E in questo clima, e’ strano, ma poi nenche tanto (visto i discorsi di questa sera con Francesca, o altri del passato con il Pugliax), gironzolando tra i soliti siti, imbattersi in questo “videogioco”, Passage, programmato (e ci rimette lo zampino il caso) da un quasi trentenne. Le virgolette sono d’obbligo, data la natura del “gioco”. Gioco che consiglio di provare, dura solo 5 minuti, e consiglio anche di leggere queste righe scritte dall’autore (ma solo dopo aver giocato).

Ora vado a rispolverare la mia copia di A Christmas Carol.